Questa Via ha lo scopo di collegare Firenze alla Via Francigena a San Miniato Alto. La vera Via Pisana storica non è ora percorribile perché stretta fra l’Arno le colline e con forte urbanizzazione: per questo motivo abbiamo cambiato il nome in VIA DELL’ARNO. Sono in corso studi storici per definire un percorso possibile. Ed infine abbiamo scelta di fare tutto il percorso lungo l’Arno perché questa è la Via dell’Arno,importante via di comunicazione verso ovest. Era però d’obbligo realizzare la variante che da Poggio La Malva sale ad Artimino ( tombe etrusche, museo ben organizzato,borgo medievale, villa medicea, la chiesa di San Leonardo, L’abbazia di san Martino in Campo) per poi scendere a Capraia Fiorentina e ricongiugerci alla vie principale che ci porterà a San Miniato sulla Via Francigena.
VOI DIRETE: MA VAI, LA VIA PRINCIPALE L’È TUTTA PIANEGGIANTE!
Ma chi lo ha detto che ci si deve sempre arrampicare su per i monti. L’Arno è Firenze: era il mezzo di collegamento più economico e più sicuro. Tutto il legname da costruzione partiva del Porto di Stia in Casentino e dal Porto dell’Ellero per trasportare il legname all’Arsenale di Pisa per la costruzione delle Nave. Ma prima lasciava una grande quantità di tronchi a Firenze in Piazza delle Travi (Piazza dei Giudici) dove c’era una porta con scalinata che scendeva sul greto dell’Arno. Veniva trasportato con la madiata costituita da più foderi (insieme di tronchi legati fra loro) che attraversavano le pescaie dalla Porta Foderaia che aveva il duplice scopo: far transitare le madiate che non potevano superare la pescaia ma la Porta Foderaia sì, perché avendo una quota inferiore della pescaia, l’acqua scorrendo più velocemente trascinava le madiate: l’altro scopo era quello di alimentare il mulino con l’acqua deviata, una volta chiusa la porta Foderaia.
E poi le Alzaie, strada di servizio lungo la riva di un fiume che serviva per trainare le barche contro corrente quando risalivano l’Arno contro corrente trainate da buoi o cavalli ma anche dall’uomo: un animale poteva essere sostituita da 7 uomini che camminavano appunto lungo l’alzaia.
Anche i Romani utilizzavo il mezzo di trasporto fluviale ed costruivano strade pavimentate lungo l’argine, dette vie helciaria così da permettere l’alaggio (traino di una imbarcazione da una postazione su terraferma) con traino sia umano che animale.
Già nei tempi dell’antica Roma era stata ideata la via helciaria, ovvero una strada pavimentata che costeggiava i fiumi e consentiva un agevole svolgimento dell’alaggio, sia con traino umano che animale.
Quindi la barche trasportavano non solo merci, ma anche passeggeri e fra questi i pellegrini che si imbacavano a Pisa per la Spagna oppure raggiungevano la via Francigena come facciamo noi ora noi con la Via dell’Arno. Da Signa, Porto di Firenze la barca impiega una giornata per raggiungere Pisa in senso contrati ci volevano due o tre giorni a secondo della forza della corrente contraria.
Cosa posso dire ancora! Ci sarebbe molto da ricercare e studiare per avere il quadro completo dell’importanza che l’Arno avuto al tempo degli Etruschi, dei Romani e nel medioevo periodo nel quelle l’Arno è stato sicuramente il motore principale per i trasporti commerciale da e verso Firenze.
Certo l’Arno non poi stato così riguardoso con la città che attraversava perché con le sue inondazioni periodiche ha anche fatto molti danni. Ma non sarà colpa degli uomini che impudente occupano spazi che non gli appartengo con una stupidità che non è mai cessata fino a diventare, ai giorni nostri, una vera propria delinquenza organizzata! I nostri itinerari non saranno mai monotoni se li affrontiamo con la conoscenze dei fatti accaduti nei tempi passati!
Tracciato GPX E KML VIA ARNO- 012018