L’inizio é sempre difficile ma la volontà supera le difficoltà
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ANDANDO E VIDENDO , come facevano gli antichi romani, lentamente attraversando il nostro continente.I romani hanno lasciato tracce indelebili del loro passaggio. E noi pellegrini e viandanti lo abbiamo constatato sulle Vie d’Europa come sui cammini di Santiago e le Vie Romee e molte altre
La prima traccia cartografica della viabilità romana è rappresentata dalla cosiddetta TABULA PEUTINGERIANA che “ è sicuramente il più famoso, ma anche il più importante itinerarium – l’unica carta stradale romana giunta fino a noi – un documento unico, malgrado sia solo una copia, senza paragone in tutta la letteratura classica: prezioso tesoro della Biblioteca Nazionale Austriaca, già Biblioteca Imperiale di Vienna (in latino Vindobona), e per questo anche chiamato “Codex Vindobonensis”, è dal 2007 inclusa dall’UNESCO tra i beni considerati “Memoria dell’Umanità”, secondo il programma “Memory of the World”, finalizzato a preservare e divulgare gli archivi e le collezioni letterarie e documentali più significative del pianeta.” Troverete l’intera storia nel sito” tusciaromana”
OmnesViae: Itinerarium Romanum
Ma guardate cosa sono riusciti a fare con le nuove tecnologie
Infatti il sito OMNESVIAE offre una ricostruzione della Tabula Peutingeriana con tecniche moderne. La Tabula Peutingeriana (T.P., chiamato anche carta Peutingeriana) è una copia medievale di una carta stradale romana intorno l’anno 300 A.D. Tutti i dettagli nel sito: OmnesViae
Nella pagine successive proponiamo ANDANDO VIDENDO IN TOSCANA , dove vengono raccolte le informazioni, in continua evoluzione, sulle vie storiche della Toscana, e non solo, che stiamo percorrendo e raccogliendo le informazioni ad esse relative secondo la metodologia descritta nella pagina omonima.
Permettete un commento sui pellegrinaggi e sulle Associazioni che li propongono. Noi concepiamo il pellegrinaggio come un fatto intimo e personale, spinto dalle motivazioni più varie. Ci disturba la gara fra le Associazioni nel considerarsi le più brave e le più vicine al ” vero ” pellegrinaggio, quello religioso, come se questo fosse l’unico obbiettivo che muove le persone. Ognuno deve essere libero di mettersi in cammino con le proprie convinzioni e le proprie speranze , meglio se solo. Vorremmo che nella comunità delle associazioni che si interessano delle Vie storiche ci fosse più fratellanza e più tolleranza in considerazione dell’alto contenuto spirituale dell’andare verso una meta che è poi la riscoperta di se stessi. Per questo motivo ci consideriamo un’Associazione di pellegrini per i pellegrini.
Riportiamo qui di seguito un interessante articolo del Prof. Italo Moretti sulla ” VIA VIABILITÀ NEL MEDIOEVO“