“Il pellegrinaggio ha senso se fatto a piedi; è un avvicinamento lento,
è un tempo: non solo il raggiungimento della meta.
Il pellegrinaggio ha a che fare con la solitudine,
è perdersi per ritrovarsi”.
Erri De Luca
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Nelle pagine seguenti daremo alcune informazione e consigli a coloro che stanno pensando di intraprendere, in particolare per la prima volta, un pellegrinaggio a piedi che li impegnerà per molti giorni.
Non abbiamo ormai più l’abitudine di camminare nella vita di tutti i giorni e quindi non sappiamo a quali difficoltà andiamo incontro quando si devono affrontare giorni e giorni di cammino, sia per quando riguarda la salute che per il materiale indispensabile all’attività che stiamo intraprendendo.
Per camminare su lunghe percorrenze occorre conoscere i propri limiti ma soprattutto cos’è che mettiamo in moto del nostro corpo. Anticipiamo subito che sarà opportuno un po’ di allenamento magari con qualche camminata della lunghezza di una tappa di 15-20 km; avrete così la possibilità di verificare le vostre forze e collaudare le attrezzature delle quali gli scarponi ( scarpe sandali) e lo zaino sono di importanza fondamentale.
Come vedrete nelle singole pagine tematiche, non abbiamo fatto il “copia e incolla” delle informazioni raccolte, attività molto diffusa nei siti internet, ma preferiamo rimandare direttamente ad articoli o a quei siti che riportano le informazioni con competenza o con rigore scientifico soprattutto per quanto riguarda la pagina “CORPO”.
Adotteremo la stessa pratica anche per quando riguarda le altre pagine, quando nei siti di pellegrini troveremo le informazioni giuste.
Sappiamo qual’è il nostro obbiettivo “del camminare”, ma dal punto di vista della salute: perchè camminare? Camminare, ma come? (a parte lo zainetto per le gite della giornata, noi abituati a camminare con zaini molto più pesanti) consigliato nel sito dell’Associazione di Volontariato ASSOCUORE.