ED IN MEZZO…………… LA PIETRA SERENA
Mi sto tenendo in forma camminando sulla Via delle Cave o Via degli Scalpellini che da Settignano portano alle Cave di Maiano. Settignano è stato un paese di scalpellini e di scultori.
Abbiamo trovato Michelangelo sulla Via Tiberina ed ora lo ritroviamo a Settignano
Michelangelo, nato il 6 marzo 1475 “SULLA VIA TIBERINA” fra Caprese e Chiusi della Verna (per non far torto a nessuno!) e rientrato , alla fine dello stesso mese, con la famiglia a Firenze nella villa di Settignano, fu dato a balia alla moglie di uno scalpellino cosicché, dice, “ tirai dal latte della mia balia gli scarpegli e ‘l mazzuolo con che fo figure” (Vasari), sostenendo quindi di provenire da un paese, Settignano, di “scultori e scalpellini”, dove dalla balia aveva bevuto «latte impastato con la polvere di marmo»
Lo scultore Agostino di Duccio venne incaricato dalla Opera del Duomo di recarsi a Carrara per scegliere 4 pezzi di marmo per scolpire un “ghughante” (gigante) per la facciata della Cattedrale. Agostino scelse un unico blocco ed dette l’incarico Baccellino, scalpellino di Settignano di portarlo a Firenze. Furono utilizzati, per il trasporto, un carro dalle cave di marmo al Porto di Avenza, una nave fino a Pisa per poi proseguire con la “VIA DELL’ARNO” su una chiatta da Pisa al Porto di Signa per raggiungere Firenze con un carro trainato da buoi .
Il blocco di marmo non venne accettato perché non conforme all’incarico ricevuto e sembra che non fosse stato neanche pagato!
Nel 1464 appena sbozzato da Agostino di Duccio e nel 1476 da Antonio Rossellino, scultore di Settignano per le difficoltà che le dimensioni del blocco presentavano.
Rimase inutilizzato fino a quando Michelangelo lo scopri e nonostante la difficoltà, iniziò a lavorare su quello che veniva chiamato “il Gigante” nel settembre del 1501 e completò l’opera in tre anni.